UNISDR: "L'uragano Harvey sottolinea la necessità di una governance del rischio più forte"

29 august 2017
Army National Guard, Lt. Zachary West, uragano Harvey, Texas

Il Texas negli ultimi giorni è stato colpito dall'uragano Harvey che ha causato piogge torrenziali e inondazioni definite "senza precedenti" dal National Weather Service (NWS). Anche se è stato declassato a tempesta tropicale, Harvey sta continuando a provocare ingenti danni sulla costa nel sud-est degli Stati Uniti.

Robert Glasser, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio da Disastri (UNISDR), ha espresso il suo cordoglio per le vittime provocate dall'uragano che ha colpito la costa del Texas e che da lunedì sta interessando anche la Louisiana. Inoltre, Glasser ha sottolineato l'importanza di un rafforzamento delle politiche di gestione del rischio per ridurre l'effetto degli eventi meteo estremi. L'uragano Harvey, ha causato in pochi giorni, secondo le prime stime, 10 morti, 30.000 sfollati e danni per almeno 30 miliardi di dollari in Texas.

"Gli Stati Uniti - ha dichiarato il rappresentante dell'UNISDR - sono leader nella risposta alle calamità e non ci sono dubbi che questo ha fatto sì che si limitasse il numero di vittime. Lo dimostra quanto accaduto ad Haiti lo scorso ottobre, quando furono 600 i morti per l'uragano Matthew. Eppure, Harvey ha dimostrato come anche i Paesi ad alto reddito siano esposti agli eventi meteo estremi quando si costruisce per lo più sulla costa, in zone esposte alle tempeste tropicali. Non c'è dubbio che, insieme ai fallimenti nella gestione dei rischi, il cambiamento climatico stia intensificando come non mai i rischi per le comunità. Negli ultimi quarant'anni, che comprendono gli anni più caldi mai registrati, gli eventi meteo estremi sono raddoppiati. Questi fenomeni si trasformano in disastri solo quando colpiscono aree popolate ed è importante capire come ridurre la mortalità, il numero di persone colpite e le perdite economiche".

"Quest'evento - sottolinea Glasser - è solo l'ultimo di una lunga serie a ricordarci che le inondazioni sono il pericolo naturale più comune, un pericolo che provoca la migrazione di milioni di persone ogni anno. Ci ricorda, soprattutto, quanto sia importante avere regole restrittive rispetto alle aree edificabili che stabiliscano che non si costruisca in zone esposte ad alluvioni o, comunque, che si costruisca a un'altezza sufficiente per ridurre al minimo i danni. Nei prossimi anni avremo un numero sempre maggiore di abitazioni per sopperire alla crescita della popolazione globale ed è necessario rafforzare la governance dei rischi se vogliamo evitare altre tragedie, vittime e danni economici, come sempre più spesso capita nel mondo".

Foto: Army National Guard - Lt. Zachary West

Fonti:
UNISDR