Bologna, installate due stazioni del progetto RainBO LIFE per monitorare il torrente Ravone

20 september 2017
Ravone, Rainbo, stazioni

Bologna, installate due stazioni del progetto RainBO LIFE per monitorare il torrente Ravone

Il progetto vuole sviluppare una maggiore resilienza del territorio adiacente ai piccoli corsi d'acqua presenti in area urbana tramite un sistema di monitoraggio e modelizzazione che consentirà di prevedere eventi improvvisi di piena

Negli ultimi giorni, i tecnici di ArpaE hanno installato due nuove stazioni idrometriche, previste nell'ambito del progetto RainBO LIFE, per il monitoraggio del torrente Ravone, a Bologna. L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare, nel corso di un triennio (dal 01/07/2016 al 30/09/2019) una maggiore resilienza del territorio adiacente ai piccoli corsi d'acqua presenti in area urbana tramite un sistema di monitoraggio e modelizzazione che consentirà di prevedere eventi improvvisi di piena.

Il Ravone è un piccolo corso d'acqua che, raccolti i rivoli collinari lungo le pendici di monte Paderno e di Gaibola, all'altezza del civico 20 di via del Ravone, s'intomba in un cunicolo sotterraneo realizzato intorno agli anni '60-'70 per favorire un’ulteriore espansione urbanistica del fondovalle. Il torrente, che attraversa coperto dal cemento i quartieri Saragozza e Porto e sfocia nel fiume Reno, è soggetto a esondazioni, le ultime delle quali si sono verificate nel recente passato. Le due nuove stazioni sono state installate in via del Ravone, a monte della tombatura, e a Villa Ghigi.

Nubifragi sempre più frequenti hanno sottolineato la pericolosità dei corsi d'acqua presenti in area urbana. A Livorno, otto persone sono morte a causa di un'alluvione che ha messo in ginocchio l'intera città. Fra le 1,45 e le 3,45 di domenica 10 settembre 210 millimetri di pioggia sono caduti sulle colline che abbracciano il capoluogo di provincia toscano. L'alluvione è stata causata dall'esondazione di due fiumi: il rio Ardenza e il rio Maggiore. L'Ardenza è il corso principale di Livorno. Lungo 11 chilometri, passa sotto tre basse arcate in località Tre Ponti, e poi arriva al mare. Il rio Maggiore invece è un corso d'acqua tombato, coperto da cemento. Quanto accaduto a Livorno, purtroppo, non è un fatto eccezionale e potrebbe verificarsi anche in altre città.

Bologna, nel 2015, si è dotata di un Piano di Adattamento come coronamento del progetto LIFE BLUEAP (Bologna Urban Environment Adaptation Plan for a resilient city). Il piano ha evidenziato tra le principali vulnerabilità del territorio, proprio la risposta agli eventi estremi di pioggia.

In città sono state individuate delle "aree soggette a criticità" per quanto riguarda il pericolo di alluvione ed esondazione dei corsi d’acqua. Il progetto RainBO LIFE è nato come attuazione delle azioni previste da LIFE BLUEAP. Coordinatore e leader di progetto è Lepida SpA, partner il Comune di Bologna (con i settori Ambiente ed Energia e Ufficio relazioni e progetti internazionali), ArpaE e le società MEEO s.r.l. e NIER Ingegneria Spa.

Il progetto è nato per il potenziamento del monitoraggio sul torrente Ravone, a Bologna, e, in un secondo momento, è stata aggiunta l'area test del torrente Parma, a Parma.

Sul torrente Ravone sono stati posizionati una rete di sensori collegati alla piattaforma SensorNet di Lepida SpA, con lo scopo di integrare la piattaforma di monitoraggio già esistente con un sistema innovativo di stima delle precipitazioni basato sull'attenuazione del segnale radio in caso di pioggia, creando così un nuovo software a supporto della gestione di eventi di pioggia intensa.

In concreto l'attività prevista riguarda la ricognizione dei sistemi di monitoraggio esistenti e dei relativi sistemi di allerta, in funzione della realizzazione di una infrastruttura di monitoraggio in grado di analizzare in dettaglio le condizioni meteo e prevederne gli sviluppi. Tale infrastruttura sarà poi integrata in una piattaforma che processerà i dati forniti dal monitoraggio con i modelli idrologici al fine di analizzare al meglio le vulnerabilità dei corsi d'acqua monitorati. Verrà infine realizzata un'interfaccia che consentirà, tramite la modellistica, di valutare l'impatto di un evento di piena in aree vulnerabili, al fine di sviluppare sistemi di allerta e di valutazione dell'efficacia delle misure preventive adottate per la difesa del territorio.

A breve, inoltre, avverrà il lancio dell'app di RainBO che permetterà un coinvolgimento diretto dei cittadini che potranno segnalare gli eventi in corso e l'impatto degli stessi sull'area di interesse.

Martina Nasso